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domingo, 29 de abril de 2018

#Tod@sconMaduro. Una trincea internazionalista. Intervista con Rubén Suárez (di G. Colotti) - FarodiRoma




#Tod@sconMaduro. Una trincea internazionalista. Intervista con Rubén Suárez (di G. Colotti)








Rubén Suárez, uruguayano, è il coordinatore generale del
Comando Comunicacional Internacional Hugo Chávez, costituito per
sostenere la candidatura del presidente venezuelano Nicolás Maduro alle
presidenziali del prossimo 20 maggio, nelle quali rappresenterà il
popolo e il socialismo bolivariano.


Come nasce il tuo impegno internazionalista?


Ho iniziato a militare da giovane, contro la dittatura fascista in
Uruguay e nella clandestinità. In seguito sono entrato nel Partito
Comunista, passando per diversi segretariati, militanza sindacale,
studentesca e operaia, militante del Frente Amplio per cui fui
Consigliere municipale a Montevideo. Poi avvenne la rottura del Partito e
io ho militato nei gruppi di tendenza marxista leninista. Il mio essere
internazionalista mi ha portato a vedere la consonanza con il proceso
Bolivariano e a difenderlo, fin dal primo momento, e negli ultimi anni
con sempre maggior impegno.


Qual è stato l’atteggiamento del governo uruguayano rispetto al Venezuela e che posizione hanno i movimenti sociali?


Il governo uruguayano ha avuto una posizione di vicinanza con il
Venezuela, al punto da essere uno di quelli che si è opposto alla sua
cacciata dal Mercosur. Per altri versi, ha però votato alcune volte in
modo non conforme, anche se in alcun momento è stato né starà d’accordo
con l’ingerenza negli affari interni del Venezuela. I movimenti sociali e
le forze politiche di sinistra hanno sostenuto costantemente il
Venezuela facendolo sapere al governo.


Tu sei il coordinatore della campagna #Todos con Maduro, puoi spiegarne gli obiettivi?


Gli obiettivi sono molto chiari: appoggiare il governo legittimo di
Nicolás Maduro, far sapere la verità di quel che succede in Venezuela,
smontare le canagliate mediatiche contro la rielezione di Nicolás
Maduro per continuare a trasformare il Venezuela nel cammino della pace e
dello sviluppo generale della popolazione. Mostrare a livello
internazionale l’appoggio dei popoli al governo e alla sua gente per le
conquiste realizzate e per quelle che verranno, anche nelle forme del
golpe blando o di un intervento del gendarme del mondo, gli Stati uniti.


Qual è l’agenda della campagna e quale sono i suoi strumenti?


Stiamo lavorando in sintonia con la linea e l’orientamento del
Comando Oficial de la Revolución: Simón Bolívar e il Partido Socialista
Unido del Venezuela attraverso la Vicepresidenza degli Affari Esteri
diretta dal professor Adán Chávez e quella di Agitación, Propaganda y
Comunicación che dirige la giornalista Tania Díaz, Vicepresidenta
dell’Assemblea Nazionale Costituente. Da qui la creazione del Comando di
Campaña Internacional Hugo Chávez che appoggia la rielezione di Nicolás
Maduro Moros e il Plan de la patria. In questo senso, dobbiamo agire di
concerto in tutte le reti sociali, piattaforme digitali, passaparola,
in qualunque modo, organizzare dibattiti, iniziative, eccetera. Con
questo obiettivo si sta lavorando a questa organizzazione in diversi
paesi.

Contro il Venezuela ci sono attacchi e sabotaggi per impedire queste
elezioni, e c’è anche il rischio di violenze a seguire. Quanto è
importante la solidarietà internazionale?


Il rischio di violenza sarà ridotto dalla coscienza del popolo
organizzato. Agli osservatori internazionali tocca agire di conseguenza,
prevenendo e trovando soluzioni, il popolo libero e sovrano deciderà
per Nicolás Maduro. Ma anche dopo la rielezione dobbiamo stare attenti e
mantenere alta la vigilanza solidale. Sappiamo come agiscono
l’imperialismo e i suoi burattini come “Almugre”: cercheranno di svilire
una rielezione storica, di conseguenza sarà ancora più importante la
creazione di un Comando Comunicacional internacional di difesa del
Venezuela, visto che la grande stampa asservita all’imperialismo a
livello locale e internazionale attaccherà con ogni mezzo il Venezuela,
ben finanziata dall’impero e sostenuta dal portavoce degli Usa, Luis
Almagro nella screditata Osa. Rivolgiamo un appello a tutti i
comunicatori e al popolo in generale affinché difendano la Revolución
Bolivariana e ne siano parte attiva, appoggiando e diffondendo quel che
stiamo facendo con il Comando Comunicacional Internacional Hugo Chávez e
il Consejo Internacional de la Comunicación Popular.


Geraldina Colotti










#Tod@sconMaduro. Una trincea internazionalista. Intervista con Rubén Suárez (di G. Colotti) - FarodiRoma

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